viernes, 22 de marzo de 2013

instilando la palabra

Daniela Contini actualizó su estado: "[L’amore non è la folgorazione della bellezza 
davanti a un volto che d’improvviso s’illumina per te,
 
perché la vera bellezza è il riflesso dell’anima,
 
ma l’anima è oltre, e la cerchi tremando.
 

L’amore non è seduzione di un’intelligenza viva e sciolta
 
che scorre in parole e idee per piacerti,
 
perché l’intelligenza può splendere di mille barbagli
 
senza essere autentico diamante nascosto nelle profondità dell’amato.
 

L’amore non è l’emozione di fronte a un cuore
 
che batte per te
 
più di quanto non batta per gli altri,
 
né quella meraviglia d’essere scelto, eletto,
 
senza motivo ai tuoi occhi
 
che valga questa follia,
 
perché un cuore può un giorno turbarsi per un altro,
 
e lasciarti sanguinare, in lacrime,
 
senza che il tuo amore muoia.
 

L’amore non è voglia di catturare, di afferrare
 
l’oggetto del tuo desiderio,
 
sia esso cuore, corpo, mente o tutti e tre insieme,
 
perché l’altro non è “oggetto”;
 
e se lo prendi per te, lo mangi e lo distruggi,
 
è te che ami credendo di amare l’altro.
 

Folgorazione e seduzione, fame e fremiti,
 
emozione e sgorgare di desideri,
 
tutto ciò è bello e necessario, nell’uomo, nella donna,
 
ma soltanto per aiutare ad amare chi accetta di amare.
 

E’ la porta socchiusa e le finestre spalancate,
 
è il vento che entra a folate,
 
è il richiamo del largo, è il mormorio di Dio
 
che invitano a uscire dalla casa sbarrata
 
per andare verso un altro
 
che hai scelto per colmare la tua vita
 
perché lo ami e lo vuoi amare.
 

Amare è volere l’altro libero e non sedurlo,
 
è liberarlo dai suoi lacci se ne rimane prigioniero,
 
perché anche lui possa dire: ti amo,
 
senza esservi spinto dai suoi desideri non domati.
 

Amare è con tutte le forze volere il bene dell’altro,
 
anche prima del tuo,
 
è fare di tutto perché l’amato cresca, e poi sbocci e fiorisca
 
diventando ogni giorno l’uomo che deve essere
 
e non quello che tu vuoi modellare
 
sull’immagine dei tuoi sogni.
 

Amare è dare il tuo corpo, e non prendere il suo,
 
ma accogliere il suo quando si offre per essere condiviso,
 
è raccoglierti, arricchirti,
 
per offrire all’amato più che mille carezze e folli abbracci,
 
la tua vita intera raccolta nelle braccia del tuo “io”.
 

Amare è offrirti all’altro,
 
anche se questi ad un certo momento si rifiuta,
 
è dare senza tenere il conto di quello che l’altro ti dà,
 
pagando il prezzo alto senza mai reclamare il resto,
 
ed è supremo amore perdonare
 
quando l’amato purtroppo si sottrae,
 
tentando di consegnare ad altri ciò che ti aveva promesso.
 

Amare è credere nell’altro e dargli fiducia,
 
credere nelle sue forze nascoste, nella vita che ha in sé;
 
e quali che siano le pietre da tagliare
 
per appianare la strada,
 
è decidere da uomo ragionevole
 
di avviarsi coraggiosamente per il viaggio del tempo.
 

Non per cento giorni, per mille, e neppure per diecimila,
 
ma per un pellegrinaggio che non finirà,
 
pe
erà 
“sempre”… ]"rché è un pellegrinaggio che durrerá
sempre

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